IN CAMMINO DA 50 ANNI SULLE STRADE DEL CONCILIO VATICANO II
Il 25 dicembre 1961 Giovanni XXIII firmava la Costituzione Apostolica Humanae salutis con la quale indiceva ufficialmente il Concilio Ecumenico Vaticano II. Difronte ad una società in rapido cambiamento culturale, tecnologico, economico e sociale, la Chiesa aveva sentito la necessità e l’urgenza di interrogarsi e confrontarsi sul proprio ruolo e la propria presenza nella storia. Una profonda e vasta riflessione – tante sono le voci chiamate per questo Concilio – porterà ad aprire nuove prospettive. Soprattutto un modo nuovo di intendere e vivere la Chiesa, per renderla capace di affiancarsi al cammino dell’umanità e della storia, di dialogare con il mondo e divenire per esso profezia vera e forte per la costruzione del Regno di Dio.
Quest’anno, in preparazione al 50° anniversario dell’indizione del Concilio la Scuola di Formazione Sociale di S. Agnese di Treviso intende dedicare al Vaticano II il suo ciclo d’incontri.
L’obiettivo non è quello di dar vita ad una commemorazione, ma di soffermarci a riflettere su quanto cammino sia stato percorso sulle strade aperte dal Concilio; come sia stato finora accolto, recepito e vissuto il suo messaggio e, soprattutto, quanto impegno e quanto lavoro ci attendano per liberare la forza di rinnovamento spirituale ed ecclesiale scaturita dal Concilio stesso.
La prima parte del percorso affronterà il tema sotto il profilo teologico: il Volto di Cristo e la Parola di Dio. Il Concilio ci svela un Volto nuovo di Cristo, aprendoci così ad rapporto diverso con Dio: rifletteremo su come sia cambiata e maturata fino ad oggi nei credenti la relazione con Dio, tanto a livello personale quanto comunitario. A partire dal Concilio cambia anche il modo di accostare la Sacra Scrittura: questa, custodendo nella sua integrità la Rivelazione e trasmettendola al popolo di Dio, assumerà un ruolo di centralità e verrà offerta ai fedeli, quale sorgente di fede e comunione fraterna.
La seconda parte dell’itinerario sarà dedicata all’approfondimento sotto il profilo ecclesiale e sociale. Si svilupperà a partire da una lettura di tipo storico-sociologico della “rivoluzione” conciliare, considerando l’impatto sulle comunità cristiane dei cambiamenti voluti dal Concilio riguardo a liturgia, catechesi, laicato, etc.. Cercheremo di valutarne la portata e di capire le prospettive per il domani. Ci soffermeremo, quindi, sul tema del laicato: il Vaticano II riconosce e sostiene l’importanza del ruolo dei laici nella Chiesa. Si comincia a parlare di corresponsabilità tra clero e laici, a riflettere sul rapporto laici-magistero: a che punto siamo oggi? Infine, il Concilio esortava i cristiani a vedere nel mondo, nella storia, nella vita quotidiana, i luoghi importanti della responsabilità, della testimonianza e della trasmissione della fede, incoraggiandoli all’impegno socio-politico ed educativo: dopo 50 anni l’appello rimane attualissimo e, forse, ancor più urgente!
PROGRAMMA
“DIFENDERE IL CONCILIO”. TESTIMONIANZA DI UN PADRE CONCILIARE
relatore: mons.Luigi Bettazzi, Vescovo Emerito di Ivrea
Trascorre l’infanzia a Treviso, dove il padre lavorava; si trasferisce a Bologna, città di origine della madre, e qui è ordinato sacerdote il 4 agosto 1946. Si è laurea in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e poi in Filosofia presso l’Università degli Studi Alma Mater di Bologna. Nella giovinezza abbracciato le posizioni del personalismo cristiano. A Bologna insegna presso il Pontificio Seminario Regionale ed si impegna nei movimenti giovanili, in qualità di assistente diocesano e vice assistente nazionale degli universitari cattolici della FUCI.
Il 10 agosto 1963 è nominato vescovo titolare di Thagaste e vescovo ausiliare di Bologna e il 4 ottobre dello tesso anno viene consacrato vescovo dal cardinale Giacomo Lercaro.
Partecipa a tre sessioni del Concilio Vaticano II. Al termine del Concilio, il 26 novembre 1966, diviene vescovo di Ivrea.
Nel 1968 è nominato presidente nazionale di Pax Christi, movimento cattolico internazionale per la pace e nel 1978 ne diventa presidente internazionale, fino al 1985. Si afferma come una delle figure di riferimento per il movimento pacifista di ispirazione cristiana.
Nel 1978, insieme al vescovo rosminiano Clemente Riva e al vescovo Alberto Ablondi, chiede alla Curia Vaticana di potersi offrire prigioniero in cambio del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro: richiesta fermamente respinta. Nel 1992 partecipa alla marcia pacifista organizzata da Pax Christi insieme a Mons. Antonio Bello nel mezzo della guerra civile in Bosnia Erzegovina.
Il 20 febbraio 1999 si dimette per raggiunti limiti di età, conservando il titolo di vescovo emerito di Ivrea. Risiede nel Castello Vescovile di Albiano, residenza estiva dei vescovi di Ivrea.
È presidente del Centro Studi Economico Sociali di Pax Christi Italia.
“LA PAROLA DI DIO. LA SACRA SCRITTURA, SPEZZATA COME IL PANE, SORGENTE DI FEDE E COMUNIONE FRATERNA
relatore: mons. Antonio Marangon, biblista
È docente di Sacra Scrittura presso lo Studio teologico di Treviso e di Vittorio Veneto. Già Preside dell’Istituto Superiore di Scienze religiose delle Venezie, ha insegnato anche presso l’Istituto di Liturgia pastorale «Santa Giustina» (Padova). Autore di varie pubblicazioni di carattere biblico e liturgico – pastorale, ha guidato molti pellegrinaggi in Terra Santa..
“IL VOLTO DI CRISTO. Il concilio ci svela un volto di cristo e ci apre ad un nuovo rapporto individuale e comunitario con lui
relatore: don Franco Marton, teologo, già Direttore Ufficio Missionario Diocesano
Ordinato presbitero nel 1960, ha conseguito nel 1964 la licenza in teologia presso la Pontificia Università della Gregoriana e, nel 1968, il dottorato in filosofia all’Università di Lovanio. Docente presso la scuola del Seminario minore a Treviso, assistente della sezione trevigiana della FUCI, negli anni don Franco ha ricoperto incarichi di grande responsabilità: Responsabile del Seminario per l’America Latina a Verona (1972-1980), Delegato vescovile per la pastorale missionaria (1987-1992) e, dal 1993 e fino al 2009 Direttore del Centro missionario di Treviso; ha fatto parte della Commissione “Giustizia e pace”, della Commissione per il coordinamento degli immigrati e della Commissione per l’Ecumenismo. Negli ultimi anni riprendendo con lungimiranza l’idea di Benedetto XVI, ha avviato anche in diocesi l’esperienza di un “cortile dei gentili” per dialogare con le persone in ricerca, anche se non credenti.
UNA LETTURA STORICA DELLA SVOLTA DEL VATICANO II. L’impatto sulle comunità cristiane di allora, la situazione odierna e le prospettive per il domani
relatore: Alberto Melloni, Università di Modena-Reggio Emilia, Direttore della Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII di Bologna
Docente ordinario di Storia del cristianesimo presso l’Università di Modena-Reggio e direttore della Fondazione per le Scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna. La sua ricerca storica si sviluppa intorno ad alcuni grandi temi della storia religiosa: dalla scomunica al martirio volontario, dalla shoah ai Concili, ma, in particolare, Giovanni XXIII (presidente del Comitato nazionale per l’edizione dei Diari roncalliani); il Concilio Vaticano II, (curatore della Storia del concilio Vaticano II nell’edizione italiana); alcune figure del 900, come Dossetti; le istituzioni e il diritto della chiesa latina. È il curatore dei Conciliorum œcumenicorum generaliumque decreta, serie del Corpus Christianorum, iniziata da G. Alberigo. Collabora in ambito videostorico con la Rai e dal 2000 scrive per il «Corriere della sera» di Milano. Dal 1 ottobre 2009 è titolare della Cattedra UNESCO per il Pluralismo Religioso. Tra le sue pubblicazioni più recenti: “Papa Giovanni. Un cristiano e il suo concilio”, Einaudi 2009 e “Chi ha paura del Vaticano II?” curata con G. Ruggieri, Carocci 2009.
IL LAICATO. IL RICONOSCIMENTO DI UN NUOVO ED IMPORTANTE RUOLO DEI LAICI ALL’INTERNO DELLA CHIESA
relatore: Paola Bignardi, già Presidente nazionale di Azione Cattolica
Da sempre il suo interesse è sui temi dell’educazione, sia in ambito scolastico che sociale. Impegnata da anni nell’associazionismo laicale, è stata presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana fino al 2005), coordinatrice del Forum internazionale dell’Azione cattolica e dell’associazione Retinopera; queste responsabilità le hanno sollecitato un approfondimento dei temi legati alla condizione dei laici cristiani nel mondo e nella Chiesa. È pubblicista (ha diretto il quindicinale per la scuola primaria “Scuola Italiana Moderna”) e collaboratrice dell’Editrice La Scuola di Brescia.
Dal maggio 2008 è membro del Comitato per il Progetto culturale promosso dalla Chiesa Italiana.
IL MONDO E LA STORIA, LUOGHI DELLA TESTIMONIANZA E DELLA TRASMISSIONE DELLA FEDE. l’esortazione all’impegno politico ed educativo dei laici
relatore: padre Bartolomeo Sorge, gesuita, teologo
Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1946, viene ordinato sacerdote nel 1958. Svolge i studi a Milano, in Spagna e a Roma, evidenziando particolari sensibilità e inclinazione per i temi socio-politici. Nel 1971 ha modo di distinguersi collaborando ai testi della Lettera apostolica di Paolo VI Octogesima adveniens sul ruolo dei cristiani e delle Chiese locali in campo politico, sociale ed economico e sui fondamenti democratici della società, e nella promozione di una nuova identità culturale cattolica che potesse portare frutti anche nella politica. Direttore della rivista “La Civiltà Cattolica” dal 1973 al 1985, venne trasferito a Palermo e nel decennio successivo fu a capo dell’Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe. Insieme con il confratello Ennio Pintacuda sostenne il movimento politico d’ispirazione cristiana “Città per l’uomo” e contribuì alla primavera palermitana, quel fiorire di iniziative politiche, sociali e culturali volte alla promozione di una cultura della legalità che contrastasse quella mafiosa.
Dopo l’esperienza di Palermo, nel 1997 si stabilisce a Milano, continuando a scrivere e a dedicarsi a conferenze e incontri sui temi della Dottrina sociale della Chiesa e sull’impegno dei cristiani in politica. Dal 2005 al 2009 è stato direttore della rivista Aggiornamenti Sociali.
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