2015 “Trame di pace.”

TRAME DI PACE. COSTRUIRE IL BENE COMUNE E LA PACE NEL MAGISTERO DI PAPA FRANCESCO

E’ la pace il tema che la Scuola di Formazione Sociale di Sant’Agnese affronta nel suo percorso 2015. Un tema vasto, complesso, articolato per il quale non intendiamo addentrarci in analisi storiche e geopolitiche, ma che cercheremo di affrontare e di leggere attraverso la chiave delle relazioni, da quelle su vasta scala a quelle personali; con l’obiettivo di ricondurre quanto possibile la riflessione sulla pace ad una dimensione, nella quale ciascuno possa sentirsi soggetto attivo e utile alla costruzione della pace e responsabile dell’impegno per diffondere la cultura del dialogo, della giustizia e della pace. Sono sempre tanti, troppi nel mondo i focolai di guerra, ma non possiamo non accorgerci anche di come il conflitto sia sempre più la cifra che caratterizza le relazioni: personali, familiari, sociali, politiche, fino alle relazioni tra popoli, etnie e nazioni. La tendenza va nella direzione di evidenziare e marcare le ragioni che dividono – erigendo “muri” – piuttosto che di credere alla possibilità reale, concreta – se solo voluta! – di superare i contrasti, costruendo “ponti”. Si percepisce una crescente sfiducia nella possibilità di risolvere e superare le situazioni conflittuali attraverso il dialogo costruttivo, la diplomazia, che certamente impongono alle parti delle rinunce, ma che ripagano con il bene supremo della pace. A fronte di questa deriva di conflitto e sfiducia, tutti gli uomini di buona volontà, e i cristiani, in modo speciale, sono chiamati a dire parole e a dare testimonianze di speranza, che aiutino a costruire relazioni di pace; siamo chiamati a ritessere, sul Vangelo, trame di pace con i fili delle nostre vite e del nostro agire quotidiano. Papa Francesco nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium – con la forza di un appello che sentiamo personale – ci chiede di leggere attentamente i segni dei nostri tempi per capire e accogliere nella carità le fatiche e i bisogni del mondo e degli uomini e ci indica una strada per ritessere relazioni di pace. Ci consegna quattro parole: il tempo è superiore allo spazio; l’unità prevale sul conflitto; la realtà è più importante dell’idea; il tutto è superiore alla parte. Sono quattro intuizioni, che diventano criteri di discernimento, linee di condotta, percorsi per muoverci nel mondo orientando, in ogni situazione e ad ogni livello, il nostro agire alla costruzione del bene comune, della giustizia e della pace. Queste parole saranno al centro della nostra riflessione.


PROGRAMMA

 

giovedì 5 febbraio
“RELIGIONI E CONFLITTI NEL MONDO GLOBALE”
Renzo Guolo, Università di Padova, giornalista

Sociologo italiano. Insegna Sociologia e Sociologia delle religioni presso le Università di Trieste, Padova e Torino. Interessato ai rapporti tra religione e politica, studia i fondamentalismi contemporanei, l’Islam italiano ed europeo, la geopolitica del mondo musulmano e le contraddizioni delle società multiculturali e globalizzate. Collabora con La Repubblica e con riviste quali il Mulino, Limes, Micromega, Religioni e Società. G. ha all’attivo numerose pubblicazioni, tra le ultime: L’Islam è compatibile con la democrazia (2007), Identità e paura – Gli italiani e l’immigrazione (2010), Chi impugna la croce – Lega e Chiesa (2011) e L’ultima utopia. Gli jihadisti europei (2015).

audio della serata disponibile qui.

 


giovedì 12 febbraio
“TU LE ASSICURERAI LA PACE, PACE PERCHÉ IN TE CONFIDA” (IS 26,3B). LE RADICI DELLA PACE NELLA PROFEZIA BIBLICA.
don Luca Pizzato, docente di Sacra Scrittura, Istituto Superiore Scienze Religiose di Treviso

Sacerdote della Diocesi trevigiana dal 1991, è biblista e docente incaricato di Sacra Scrittura presso lo Studio Teologico Interdiocesano di Treviso -Vittorio, presso l’Istituto superiore di Scienze religiose “Giovanni Paolo I – Veneto Orientale” e nella Scuola diocesana di Formazione teologica.

audio della serata disponibile qui.

 


giovedì 19 febbraio
IL TEMPO E’ SUPERIORE ALLO SPAZIO
Sergio Paronetto, vicepresidente nazionale Pax Christi

Sergio Paronetto, per quarant’anni insegnante nelle scuole superiori dove ha curato percorsi di educazione alla pace, vive da sempre la nonviolenza come forza liberatrice e conviviale. Ha svolto il servizio civile alternativo al militare in Ecuador, ha partecipato al movimento “Beati costruttori di pace”, ha contribuito a fondare il coordinamento veronese “Nella mia città nessuno è straniero”. Fa parte del Gruppo per il Pluralismo e il Dialogo e del Comitato scientifico dell’Istituto di Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea di Verona. Collabora con le riviste «Mosaico di pace» e «Note mazziane». Dal 2009 è vicepresidente di Pax Christi Italia.

audio della serata disponibile qui.

 


giovedì 26 febbraio
L’UNITA’ PREVALE SUL CONFLITTO
Francesco Morosini, docente di Diritto pubblico Università di Venezia, giornalista

Docente di Istituzioni di Diritto pubblico presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Politologo, con una formazione filosofica, è esperto di politiche finanziarie. È autore di pubblicazioni in tema di vigilanza bancaria, fondazioni di origine bancaria, contratti bancari, legislazione elettorale. L’ultimo suo saggio è Banche centrali e questione democratica. Il caso della Banca Centrale Europea (BCE). Ed. ETS. Collabora con i quotidiani locali del Gruppo l’Espresso e con ytali.

 


venerdì 6 marzo
LA REALTÀ È PIÙ IMPORTANTE DELL’IDEA
Ernesto Olivero, fondatore del Sermig di Torino

Attivista e scrittore italiano, il 24 maggio 1964 fonda il Sermig (Servizio Missionario Giovani) insieme alla moglie Maria Cerrato, conosciuta organizzando le Giornate Missionarie Mondiali, e ad alcuni amici con i quali si incontra settimanalmente a casa propria. Il gruppo, che raccoglie giovani, coppie di sposi, monaci e monache, inizia in sordina ad impegnarsi a fianco dei poveri e degli emarginati di Torino, sua città di adozione, seguendo l’insegnamento del Vangelo. Ha come obiettivo la realizzazione di un grande sogno: eliminare la fame e le grandi ingiustizie nel mondo, costruire la pace, aiutare i giovani a trovare un ideale di vita, sensibilizzare l’opinione pubblica verso i problemi dei poveri del terzo mondo. Il 2 agosto 1983 Olivero ottiene in gestione, dopo anni di richieste rivolte al Comune, una parte delle strutture del vecchio Arsenale militare, situato in Borgo Dora, uno dei quartieri malfamati della città. Saranno gli amici del Sermig, con l’aiuto di migliaia di giovani volontari provenienti da tutta Italia a restaurare interamente l’edificio, che allora versava in gravi condizioni di abbandono. Così nacque l’Arsenale della Pace, struttura che attualmente si estende in circa quarantamila metri quadri. Da allora l’Arsenale, definito “un monastero metropolitano”, ha dato assistenza immigrati, tossicodipendenti, alcolizzati, malati di AIDS e senza tetto nell’ordine delle centinaia di migliaia persone. Negli anni novanta i giovani dell’Arsenale hanno dato vita al movimento Giovani della Pace.

 


martedì 10 marzo
IL TUTTO È SUPERIORE ALLA PARTE
mons. Matteo Zuppi, vescovo ausiliare diocesi di Roma, assistente generale Comunità di Sant’Egidio

Ordinato sacerdote nel 1981, svolge il suo ministero nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, prima come viceparroco e poi come parroco, fino al 2010. Dal 2000 al 2012 è assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant’Egidio, dopo che con Riccardi aveva anche svolto un ruolo di mediazione in Mozambico nel processo che ha portato alla pace dopo oltre diciassette anni di sanguinosa guerra civile. Per questi eventi Zuppi e Riccardi vengono nominati cittadini onorari del Mozambico. In seguito ha continuato ad operare con la cosiddetta “diplomazia parallela” della Comunità di Sant’Egidio. nel 2012 per volere di papa Benedetto XVI riceve l’ordinazione episcopale e nominato vescovo ausiliare di Roma e vescovo titolare di Villanova.