USCIRE DALLA CRISI. VERSO NUOVI MODELLI DI CONVIVENZA
È difficile in questo tempo che stiamo vivendo pensare ad un tema d’interesse socio-politico che prescinda dalla grave crisi economica che arriva a toccare e coinvolgere, sia pure in misura diversa, la vita di tutti, individui e nazioni.
La gravità di questa crisi economica ed il suo perdurare, con il conseguente strascico di disagi e sofferenze, ci sta facendo comprendere che non si tratta di una crisi “qualunque”, di passaggio – come se ne sono presentate altre nel passato – per la quale è sufficiente aspettare il calmarsi delle acque per poi riprendere la vita di sempre. No, la gravità di questa crisi, che da economica è divenuta sociale, e pian piano si è rivelata essere anche politica e morale, ci sta rendendo dolorosamente consapevoli del fatto che il modello economico-finanziario ed il tenore di vita portati avanti fin ad oggi, senza guardare al futuro, senza farsi responsabilmente carico delle generazioni a venire, non è più sostenibile; ha mostrato tutta la sua inadeguatezza. Ed ora bisogna cambiare! Ma cosa? E come?
Per capire dove andare e cosa fare è indispensabile, innanzitutto, capire dove si è sbagliato; quali scelte, o non scelte, ci hanno spinto fin sul baratro: solo attraverso quest’analisi, gli errori commessi si possono tradurre in esperienza preziosa per non rendere vane le sofferenze che oggi molti stanno patendo.
In secondo luogo, siamo chiamati a fare progetti nuovi, a dar vita ad iniziative nuove, che mettano al centro valori dimenticati, o deliberatamente calpestati e sacrificati agli idoli della ricchezza, del potere, dell’egoismo: primo fra tutti il rispetto della dignità della persona ed il suo diritto alla felicità, possibili solo in un sistema che persegua ideali di pace e di giustizia per il bene comune.
Infine, è indispensabile la disponibilità a metterci in gioco ciascuno, da oggi, credendo fermamente che il cambiamento è possibile. Per i cristiani, uomini di speranza – di quella speranza che si fonda sulla certezza di Gesù risorto e vittorioso sulla morte e sul male – è il momento di farsi “lievito”, promotori di pensieri, progetti e prospettive nuovi e buoni per l’umanità seguendo la strada del Vangelo. Questo momento storico ci chiama prepotentemente alla responsabilità, all’impegno, al coraggio di lasciare le “cattive abitudini” del passato per operare scelte apparentemente più scomode e faticose, ma migliori per tutti. Si tratta di responsabilità, impegno e coraggio che prima di tutto devono essere personali, confidando nel fatto che anche il più piccolo, ed apparentemente insignificante, gesto possiede un valore immenso, e fa sì che concretizzi la possibilità che il nostro sistema cambi veramente volto. I cambiamenti più importanti e destinati a produrre frutti duraturi, lo sappiamo, sono quelli che nascono dentro ai cuori, alle coscienze, e che portano a maturare un sentire comune e condiviso; e se questo sentire è fondato sulla roccia di valori importanti allora davvero si mettono le basi per il progresso della società.
Questa è la riflessione sottesa al percorso di quest’anno della Scuola di Formazione Sociale di Sant’Agnese, dal titolo: “Uscire dalla crisi: pensieri, percorsi, prospettive. Verso nuovi modelli di convivenza”. Si articolerà in quattro incontri.
Insomma vorremmo riflettere sulla crisi, ma gettando lo sguardo più lontano per darci obiettivi e stimoli alti ed importanti che ci diano forza per sostenere la fatica del presente e per pensare e preparare il futuro fin da ora.
PROGRAMMA
“POP ECONOMY. DA DOVE ALLEGRAMENTE VIEN LA CRISI E DOVE VA”
Spettacolo di Alberto Pagliarino e Nadia Lambiase. Produzione Teatro Popolare Europeo e Banca Popolare Etica
Teatro Popolare Europeo è formato da un’equipe di professionisti dell’ambito teatrale che in un’ottica artistica e di senso si interrogano e si adoperano per fare del teatro un’esperienza di vita e di creazione culturale e civile. L’Associazione nasce nel 2005 e dapprima con i linguaggi della narrazione teatrale, poi sempre più con una poetica fatta di parola, canto, installazione visiva, il lavoro di Teatro Popolare Europeo si sviluppa con la produzione di spettacoli e di progetti teatrali di comunità in diversi ambiti: il patrimonio antropologico e culturale dei luoghi e delle comunità, le contraddizioni delle periferie urbane, i disagi di genere, la dimensione interculturale, la promozione della salute. Questa particolare concezione e creazione ha favorito, nel corso degli anni, un dialogo con diverse aziende pubbliche e private, non necessariamente impegnate solo nel campo della cultura.
GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALE E BILANCI DI GIUSTIZIA. VIVERE LA FEDE FACENDO LA SPESA.
don Gianni Fazzini, responsabile nazionale del Progetto Bilanci di Giustizia
Figlio di operai, è parroco nella diocesi di Venezia da 40 anni. Si definisce un prete che lavora “per portare un po’ d’amore nel mondo”. Da oltre venti anni ha deciso di fare il parroco gratuitamente, rinunciando allo stipendio dello Stato e lavorando la mattina in un’azienda di pulizie. Dopo aver lanciato il consumo critico e i bilanci di giustizia, guida l’ufficio diocesano per gli stili di vita. Di qui ha lanciato la campagna ‘Imbrocchiamola’, proponendo nella Quaresima di quest’anno lo sciopero dell’acqua minerale. Di sé dice: “ho visto che si poteva lavorare la mattina e fare il parroco il pomeriggio. In questo lavoro mi sono accorto quanto sia importante l’economia nella vita delle famiglie. Oggi dobbiamo chiedere alla gente in quale rapporto sia con i soldi. I soldi sono importanti, ma riusciamo a vederli come strumenti? Oppure sono loro che stanno comandando sulla nostra vita? Occorre che il prete si immerga di nuovo nella quotidianità della vita … Il prete porta il messaggio di Gesù, ma deve portarlo da spoglio. Da nudo. Come gli altri”
ECONOMIA DI COMUNIONE: UNA PROPOSTA DI AGIRE ECONOMICO PER IL BENE COMUNE
Alberto Frassineti, Polo Lionello Bonfanti, Economia di Comunione
Laureato in Ingegneria nucleare all’Università di Bologna, ha proseguito la sua formazione conseguendo un master nell’area della direzione aziendale strategica e dell’organizzazione. Successivamente le sue esperienze professionali sono maturate nelle aziende metalmeccaniche di produzione, dove ha ricoperto ruoli dirigenziali. Dal 2000 è socio fondatore della società di consulenza GM&P Consulting Network, nell’area organizzazione aziendale e di formazione per imprenditori e manager di piccole e medie imprese. Dal 2006 lavora anche come consulente di Istituti e Congregazioni religiose. Già consigliere di amministrazione di Economia di Comunione SpA sin dal 2001, ha contribuito alla ideazione e realizzazione del Polo Lionello Bonfanti, polo italiano delle aziende aderenti al progetto di Economia di Comunione. Cofondatore della Scuola di Economia Civile, fa parte del corpo docente e ne è Consigliere Delegato. Collabora, in qualità di docente, con l’Università degli Studi di Milano Bicocca, con l’Università di Bologna-sedi di Forlì ed altri atenei tenendo docenze e seminari riguardanti i temi dell’economia civile, della mission e strategie, dell’organizzazione aziendale.
MEMORIA E SPERANZA. NEL TEMPO DELLA PROVA IL SIGNORE SOSTIENE ED EDUCA IL SUO POPOLO
don Firmino Bianchin, biblista.
Monaco camaldolese, fondatore della comunità monastica camaldolese di Santa Maria in Colle a Montebelluna.
CRISI ED ESCATOLOGIA: DUE MODI DIVERSI DI LEGGERE LA STORIA?
prof. Roberto Presilla, Pontificia Università Gregoriana
Dottore di ricerca e docente incaricato di Filosofia contemporanea alla Pontificia Università Gregoriana. Ha iniziato a lavorare presso la Segreteria Generale della CEI nel 1997, dove oggi è aiutante di studio dell’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università. La sua area di ricerca riguarda in particolare questioni legate al significato e alla formazione della mentalità. Redattore della rivista Vita e pensiero, ha al suo attivo diverse pubblicazioni, tra cui: Olismo e significato nel programma di ricerca di Michael Dummett (Rubbettino, 2010), Significato e conoscenza. Un percorso di filosofia analitica (ETS, 2012).