Prima e dopo Trieste 2024. I percorsi di approfondimento che abbiamo proposto per il 2024 e che abbiamo in programma per il 2025, si pongono in continuità tra loro e in sintonia con il tema al centro della 50a Settimana Sociale dei cattolici in Italia, del luglio scorso: AL CUORE DELLA DEMOCRAZIA. Lo scorso anno abbiamo parlato di PARTECIPAZIONE, SALE DELLA DEMOCRAZIA, puntando la nostra attenzione sulle nuove forme di partecipazione, che, dal basso, dalla società civile e dalle concrete esigenze dei cittadini prendono le mosse (patti di comunità, patti educativi, progetti sociali a partire dal mondo della cooperazione e del volontariato): ci preparavamo a Trieste. Ora
ripartiremo da lì, da quanto emerso alla Settimana sociale: dai contributi, dalle analisi, dalle parole chiave, che con forza sono state ribadite quasi a diventare il programma e l’impegno dei cattolici in politica per contribuire a guarire una democrazia che soffre a causa di politiche miopi, particolarismi, privilegi, ingiustizie: no alla politica dello scarto e dell’esclusione, sì a dialogo, solidarietà, sussidiarietà. Di queste parole si sostanzia l’“amore politico”, a cui il Papa ha esortato “tutta la comunità cristiana, nella distinzione dei ministeri e dei carismi”. Partecipare per dare voce a chi non ce l’ha, per farsi carico dei più deboli e fragili, accompagnarli in un cammino di dignità, sognando e progettando non il bene di pochi, ma il bene comune, la pace sociale e il silenzio delle armi.
Vogliamo interrogarci sullo stato di salute della democrazia nel nostro Paese. Dalla promulgazione della Costituzione ad oggi, qual è stato il cammino democratico degli italiani? Sono cresciuti la partecipazione, la fiducia nelle istituzioni e l’impegno in politica? Leggi e riforme, anche della Costituzione, hanno favorito oppure scoraggiato la partecipazione dei cittadini? Hanno favorito o scoraggiato la fiducia nelle istituzioni o l’impegno politico? Qual è lo stato di salute del nostro sistema democratico? L’inarrestabile calo di affluenza che si è continuato a registrare anche alle ultime tornate elettorali sia amministrative che europee, è un fatto; ed è segnale di grave disagio. E allora, quali soluzioni? Leggi o riforme? riforme del sistema
istituzionale o amministrativo o del sistema elettorale? Queste le domande che guideranno gli interventi dei relatori, con cui rifletteremo quest’anno. Le parole di Trieste saranno la bussola per vagliare fatti, proposte, riforme, indirizzi, visioni politiche.