PER UN’ECOLOGIA INTEGRALE. LA SFIDA DI PAPA FRANCESCO
“L’ecologia studia le relazioni tra gli organismi e l’ambiente in cui si sviluppano. Essa esige anche di fermarsi a pensare e a discutere sulle condizioni di vita e di sopravvivenza di una società, con l’onestà di mettere in dubbio modelli di sviluppo, produzione e consumo” (LS, 138) Attraverso un’analisi attenta e ampia delle drammatiche condizioni ambientali e sociali del pianeta, ma con il linguaggio semplice e universale della verità che raggiunge il cuore di tutti, papa Francesco ci dice che il rispetto e la salvaguardia del creato, della casa comune, non può più essere considerato solo come una questione di buone pratiche, di scelte “verdi”, affidate alla sensibilità del singolo, di un gruppo o di un movimento. Non basta più parlare di ecologia come difesa della natura e ricerca di nuove tecnologie rispettose dell’ambiente, come insieme di “risposte urgenti e parziali ai problemi di degrado ambientale, esaurimento delle risorse o inquinamento”. Si impone con urgenza un approccio diverso, uno sguardo puntato verso un orizzonte più ampio, e la strada che Francesco ci indica è quella di un’ECOLOGIA INTEGRALE, “che comprenda chiaramente le dimensioni umane e sociali” (LS, 137). Una vera rivoluzione, un cambiamento radicale, che parte, appunto, dalla ‘radice’ più profonda del tema ecologico: l’uomo, l’idea che ha di se stesso e la relazione che vive con se stesso, con gli altri, con la natura. “Non ci sarà una nuova relazione con la natura – scrive papa Francesco – senza un essere umano nuovo. Non c’è ecologia senza un’adeguata antropologia”. (LS, 118).
Dunque, ecologia integrale significa sguardo nuovo, cambio di rotta su ambiente, economia, società, cultura, vita quotidiana per passare dalla logica dell’antropocentrismo egoistico e dal modello tecnocratico alla “cultura della cura”; dalla logica del dominio sul creato a quella responsabilità della casa comune per il bene di tutti. E’ una responsabilità, quella della cura della casa comune che riguarda tutti, nessuno escluso. Tutti sono chiamati a dare il proprio contributo, partendo dai gesti più apparentemente banali della quotidianità all’impegno sociale e politico a diversi livelli. Una grande sfida culturale, spirituale ed educativa”, che il papa ci incoraggia ad affrontare, nella fiducia che degli sforzi di tutti nella direzione del cambiamento e del bene comune nulla andrà perduto. (LS, 212).
Una sfida che la Scuola di Formazione Sociale di S. Agnese intende accogliere quale suo percorso di riflessione per l’anno 2016; percorso che si articolerà in cinque incontri, ciascuno dei quali metterà a tema un capitolo dell’enciclica.
PROGRAMMA
Marcelo Barros, È uno dei più noti biblisti e teologi brasiliani. Entra nel monastero benedettino di Recife a 18 anni. Ordinato sacerdote nel 1969 da dom Helder Camara, diviene stretto collaboratore della pastorale giovanile e l’ecumenismo. È stato tra i fondatori del monastero dell’Annunciazione a Goias, nel centro del Brasile e tra i fondatori del CEBI, centro studi biblico. È stato assessore della Commissione Pastorale della Terra (C.P.T.) e della Comunità Ecclesiali di Base (C.E.B.s). Attualmente è il coordinatore latinoamericano dell’Associazione dei Teologi del Terzo Mondo (ASETT). Sostiene le lotte del movimento “Sem terra”.
È autore di numerosi libri tra cui: Il sapore della libertà, con F. Comina, La meridiana, 2005; I volti del dio liberatore, con L. E. Tomita e J. M. Vigil, Emi, 2004-2005, Dom Helder Câmara. Profeta per i nostri giorni, Edizioni Gruppo Abele, 2006; Per i molti cammini di Dio. Teologia latinoamericana pluralista della liberazione, con L. E. Tomita e J. M. Vigil, Pazzini, 2010-2011.
Docente ordinario di Economia politica all’Università di Roma “Tor Vergata” e presidente del Comitato etico di Etica sgr, Gruppo Banca Etica. I suoi studi e il suo impegno mirano a costruire quella che, insieme ad altri economisti come Stefano Zamagni e Luigino Bruni, chiama la wiki-economia, un nuovo modo di fare economia, dal basso e insieme ad altri. Becchetti è anche uno degli ideatori di SEC, la Scuola di Economia Civile, nata per mettere al centro dell’attività economica la persona e il bene comune. Dal 2009 è direttore scientifico della Fondazione Achille Grandi. Dal dicembre 2010 è autore del blog “La felicità sostenibile” su Repubblica.it, dove affronta i temi dell’economia civile, della macroeconomia e della finanza etica. È editorialista di Avvenire e dal 2013 è presidente del comitato tecnico-scientifico di NeXt – Nuova economia per tutti.
È presidente dell’Istituto Jacques Maritain e del Centro Studi Jacques Maritain. È docente di Filosofia morale presso l’Università degli Studi di Udine e l’ISSR “Rufino di Concordia” di Portogruaro (VE) e di Etica filosofica presso lo Studio Teologico del Seminario Diocesano di Concordia-Pordenone.
È direttore della Scuola di Politica ed Etica Sociale – SPES – promossa dall’Arcidiocesi di Udine in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e del lavoro della Conferenza Episcopale Italiana. Dirige, assieme ad Andrea Aguti, “Anthropologica. Annuario di studi filosofici”. È inoltre segretario di redazione dell’”Annuario di Filosofia”.
Antonietta Potente è una teologa e religiosa domenicana. Dopo il dottorato di ricerca presso la Pontificia Università di San Tommaso D’Aquino, ha insegnato Teologia morale all’Angelicum di Roma e alla Facoltà Teologica dell’Italia Centrale (Firenze). Per molti anni missionaria in Bolivia – dapprima a Santa Cruz de la Sierra, poi a Cochabamba, dove ha abitato insieme ai campesinos di etnia Aymara –, è una voce di spicco della teologia cattolica dei nostri giorni, autrice di saggi sulla spiritualità domenicana, la vita religiosa, la mistica e l’etica. Di recente ha firmato i volumi “È vita ed è religiosa” (2015) e “Vestire gli ignudi” (2016), riflessione a tutto campo su un’opera di misericordia che riafferma il valore della dignità umana in un mondo dilaniato dal divario tra ricchezze e povertà estreme.