2018. CATTURATI DALLA RETE

CATTURATI DALLA RETE: LIMITI, OPPORTUNITÀ E PERICOLI NELLA RIVOLUZIONE DIGITALE

“Siccome non ho Facebook, provo a farmi degli amici al di fuori del vero Facebook, applicando gli stessi principi. Allora tutti i giorni io scendo in strada e spiego ai passanti che cosa ho mangiato, come mi sento, cosa ho fatto la sera prima, quello che sto per fare, quello che farò domani, gli do delle foto di mia moglie, dei miei bambini, del cane che ho avuto, di me che sto lavando la macchina e di mia moglie che sta cucendo. Ascolto anche le conversazioni della gente e gli dico “mi piace!”. E sta funzionando! Attualmente ho già 5 persone che mi seguono: due poliziotti, uno psichiatra, un psicologo e un infermiere”.

Google, Yahoo, Facebook, Twitter, Instagram, Whatsapp, Amazon, … Tante facce del variegato e mutevole mondo di Internet e dei social network, che vogliamo esplorare nei quattro incontri che la Scuola di Formazione Sociale di S.Agnese propone per il suo percorso 2018. A partire dagli anni ’90, la rete e i social hanno trasformato il modo di comunicare, informare, conoscere, studiare, lavorare, relazionarci, persino di comprare; e molto, anzi sempre di più, è il tempo che trascorriamo in loro compagnia. Mezzi dalle straordinarie potenzialità dove reperire velocemente informazioni, ottenere risposte; dove chiunque, e senza controlli, può inserire e far circolare notizie, vere o anche false; luoghi d’incontro e scambio, vere e proprie piazze virtuali, ma anche vetrine dove raccontare e, spesso, esibire noi stessi e la nostra vita. La facilità di accesso e di utilizzo crea in noi l’illusione di una piena e consapevole padronanza della rete. Ma, forse, è solo un’illusione: una grande, collettiva illusione. Di fatto, anche in questo universo si giocano poteri e interessi ben precisi: quali logiche li governano? Insomma, fino a che punto siamo consapevoli dei mezzi che di cui disponiamo? Sappiamo distinguerne pregi e difetti, opportunità e derive, facendone un uso strumentale, funzionale alle finalità per le quali sono nati? Sono loro strumenti nelle nostre mani o siamo noi strumenti inconsapevoli nelle loro mani? La velocità con cui si susseguono, tende a bruciare e svuotare di significato immagini e parole. Immagini e parole il più delle volte urlate, travisate, banalizzate, contratte in acronimi di ogni tipo, che raccontano in modo superficiale l’uomo, le sue storie e i suoi sentimenti – ridotti troppo spesso “stati” ed “emoticon” –. E dalla rete un nuovo linguaggio, un nuovo modo di dialogare e argomentare – attraverso messaggini e tweet – si sta diffondendo anche nel nostro quotidiano, dando tempi sempre più contratti e forme sempre diverse al nostro modo di relazionarci con gli altri, di costruire e custodire relazioni. In un siffatto contesto vogliamo – a conclusione del nostro percorso – confrontarci con un altro linguaggio, con un’altra parola: la Parola di Dio, una Parola umanizzante, capace di riempire di senso e significato l’esistenza di ogni uomo, di generare relazioni con gli uomini e tra gli uomini; una Parola che entra nel tempo e nella storia, ma che ha il respiro dell’eternità. Qual è il parlare di Dio? A quale Uomo parla Dio? Quattro incontri per porci tutti questi interrogativi, e darci uno spazio di riflessione su un tratto importante del nostro tempo che va conosciuto e capito, se vogliamo che la rete sia un utile strumento a servizio della dignità della persona e non la trappola nella quale catturare prede inconsapevoli.

PROGRAMMA

 

Giovedì 1 febbraio
C’ERANO UNA VOLTA I MASSA MEDIA… DAI MASS MEDIA AI SOCIAL
prof. Renato Stella, Università di Padova

E’ stato Presidente del corso di laurea in Scienze Sociologiche dalla sua fondazione nel 2001 fino al 2005 e nell’A.A. 2009/2010. Ha ricoperto l’incarico di vice Preside della Facoltà di Scienze Politiche dal 2001 al 2008. È stato Direttore del Dipartimento di Sociologia dal 2005 al 2008. È stato coordinatore della Sezione di Sociologia del Dipartimento Fisppa dell’Università di Padova nel 2013-2014. Dal 2014 a oggi è Presidente della Laurea triennale in Comunicazione. Attualmente insegna Comunicazioni di massa presso il Corso di Comunicazione e New media e forme di comunità in rete presso la laurea specialistica in Psicologia di Comunità. Si occupa di temi relativi alla comunicazione di massa e dei nuovi media. Tra le sue pubblicazioni Box populi (1999),L’immagine della notizia (2004), Corpi virtuali Una ricerca sugli usi erotici del web (2016).

 


giovedì 8 febbraio
IL POTERE DELLA E NELLA RETE
prof. Claudio Riva, Università di Padova

Ricercatore dal 2006 in Sociologia dei processi culturali e comunicativi, attualmente insegna Sociologia Generale presso il corso di laurea in Scienze Sociologiche e Nuovi media presso il corso di laurea in Comunicazione dell’Università di Padova. La sua attenzione è rivolta particolarmente al mondo dei minori e dei giovani nel rapporto con nuovi media e tecnologie e relative problematiche. Su questi e altri temi ha partecipato in qualità di titolare e responsabile scientifico o collaboratore a diversi progetti di ricerca di ateneo (“Giovani e adulti nello spazio digitale: la variabile generazionale nell’uso dei media”) e a progetti condotti nell’ambito della Convenzione tra la Regione Veneto e l’Università di Padova (“Pluralismo socio-culturale e tutela dei minori”; “Internet e navigazione sicura”). Dal 2009 conduce un progetto personale dal titolo: “Comunicazione, immagine corporea e disturbi alimentari: gli spazi mediatizzati dell’anoressia e della bulimia”.

 


giovedì 15 febbraio
UMANO O POSTUMANO? L’ANTROPOLOGIA AL TEMPO DELLA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA
prof. Luca Grion, presidente Centro Studi Maritain

Professore associato di Filosofia morale presso il Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Udine. È presidente dell’Istituto Jacques Maritain. Dirige “Anthropologica. Annuario di studi filosofici” ed è direttore della Scuola di Politica ed Etica Sociale – SPES. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Persi nel labirinto. Etica e antropologia alla prova del naturalismo (2012); La sfida postumanista. Colloqui sul significato della tecnica (2012); Questione Antropologica. Gli ostacoli sulla via di un nuovo umanesimo (2015); L’arte dell’equilibrista. La pratica sportiva come allenamento del corpo ed educazione del carattere (2015); Cose o persone? Sull’esser figli al tempo dell’eterologa (2016).

 


venerdì 23 febbraio
“ED ESSI NARRAVANO…”: I RACCONTI BIBLICI COME RISORSA DI UMANIZZAZIONE
don Stefano Didonè, pro-direttore Istituto Teologico Interdiocesano Treviso – Vittorio Veneto

Docente di Teologia fondamentale e Teodicea presso lo Studio Teologico Interdiocesano di Treviso-Vittorio Veneto, di cui è pro-direttore, e di Teologia fondamentale e contemporanea presso l’Istituto di Scienze Religiose “Giovanni Paolo I” di Belluno-Treviso-Vittorio Veneto. È docente di Ermeneutica biblica presso la Facoltà Teologica del Triveneto nella sede di Padova e coordinatore dell’Area di teologia fondamentale, sistematica e liturgica presso la stessa. Collabora con la rivista “Studia Patavina”.