2014. LO STATO SOCIALE E’ FINITO? Il futuro ad ostacoli del Welfare

LO STATO SOCIALE È FINITO? IL FUTURO AD OSTACOLI DEL WELFARE

Nel perdurare della crisi economica, sociale e politica, intendiamo continuare anche quest’anno la nostra riflessione sulle prospettive per il futuro, nella convinzione che, pur nella fatica, è nel presente che ci viene offerta l’opportunità e affidata la responsabilità di pensare a soluzioni diverse per il domani, di aprire strade nuove, con coraggio e determinazione.
Quest’anno intendiamo affrontare un tema che riteniamo cruciale nel pensare e progettare il futuro del nostro paese: lo Stato Sociale, o Welfare, secondo la denominazione divenuta d’uso corrente. Oggi – in un tempo di grave crisi economica – lo stato sociale, con cui intendiamo previdenza, sanità e assistenza, è additato come una delle cause del pesantissimo debito pubblico e sembra messa in discussione l’idea della possibilità del suo mantenimento e della sua stessa sopravvivenza. Dunque, liquidare un sistema o, piuttosto, migliorarlo? Per farci un’opinione in merito è opportuno riflettere su cosa sia e cosa rappresenti veramente lo Stato Sociale nella nostra idea di nazione. Cosa c’è in gioco quando parliamo di Stato Sociale? È davvero solo un costo dove solo i numeri contano o è qualcosa di più? E’ un valore? Su quali fondamenti, su quali principi si basa? E’ un diritto? per chi e in quale misura? Può divenire un’opportunità? da costo a generatore di ricchezza, intesa come lavoro? A cosa siamo disposti a rinunciare per questo? Rispondere a queste domande significa chiederci come pensiamo e come vorremmo per i nostri figli la società di domani, come sogniamo per le generazioni future la nostra comunità nazionale. Solidarietà, inclusione, pari opportunità, bene comune, sono parole vane oppure sono valori che ci appartengono, che sono scritti nel nostro cuore e nelle nostre coscienze – anche come comunità cristiane – e che riteniamo debbano animare e guidare le nostre scelte per il futuro del nostro paese?
Rispondere a queste domande insieme sarà l’obiettivo del nostro percorso, che si articolerà in cinque incontri.


PROGRAMMA

 

giovedì 13 febbraio 2014
IL WELFARE IN ITALIA: CRITICITÀ E SCENARI EVOLUTIVI
Matteo Orlandini, Università di Bologna

Assegnista di ricerca all’Università di Bologna, svolge le sue ricerche nell’ambito della sociologia generale e dei processi culturali e comunicativi. I suoi interessi di ricerca sono rivolti in particolare alle politiche sociali e al Terzo settore, in particolare sul tema della personalizzazione dei servizi di welfare e della certificazione delle politiche di welfare aziendale. Ha partecipato a numerosi programmi di ricerca nazionali. Visiting Fellow presso il Third Sector Research Centre, University of Birmingham. Dal 2008 è membro della redazione della rivista “Sociologia e politiche sociali.

audio della serata disponibile qui.

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giovedì 20 febbraio 2014
LO STATO SOCIALE COME OPPORTUNITÀ: IL WELFARE GENERATIVO.
Tiziano Vecchiato, Direttore Fondazione Zancan, Padova

Sociologo e direttore della Fondazione Emanuela Zancan, Centro Studi e Ricerca Sociale. Tra i massimi esperti in tema di welfare e contrasto alle povertà, è autore di 400 pubblicazioni sui temi della povertà, la valutazione di esito e impatto, il welfare attuale e futuro.

audio della serata disponibile qui.

 


Giovedì 27 febbraio
FOCUS SUL TERRITORIO: ESPERIENZE DI CORRESPONSABILITÀ E PARTECIPAZIONE NELLA COSTRUZIONE DEL WELFARE LOCALE
Gianfranco Pozzobon, direttore Servizi Sociali ULSS 15
Fiorenza Cecchetto, assistente sociale al Comune di Vedelago
Bruno Pozzobon, Cooperativa Incontro di Castelfranco
Antonio Zamberlan, Cooperativa Alternativa di Vascon

 

 


venerdì 7 marzo 2014
FORME DI GRATUITÀ E LEGAMI SOCIALI.
Susy Zanardo, Università Europea di Roma

Susy Zanardo si è laureata in Filosofia presso l’Università degli Studi Ca’ Foscari di Venezia; ha conseguito il Diploma di abilitazione dottorale presso l’Institut Catholique de Paris e il Dottorato di Ricerca in Filosofia all’Università di Venezia. È stata docente a contratto di Filosofia morale a Ca’ Foscari, di Etica e Antropologia filosofica all’Istituto Filosofico Aloisianum di Padova e all’Almo Collegio Borromeo di Pavia. Dal 2011 è Professore associato di Filosofia morale presso l’Università Europea di Roma. I suoi interessi di ricerca riguardano soprattutto le relazioni intersoggettive, in particolare le relazioni di dono e le diverse forme di reciprocità, nell’intreccio tra riflessione filosofica, scienze sociali e psicoanalisi.

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giovedì 13 marzo 2014
FEDELI AL VANGELO DEI POVERI PER NON CORRERE INVANO
: don Franco Marton, già responsabile Ufficio Missionario della Diocesi di Treviso

Ordinato presbitero nel 1960, ha conseguito nel 1964 la licenza in teologia presso la Pontificia Università della Gregoriana e, nel 1968, il dottorato in filosofia all’Università di Lovanio. Docente presso la scuola del Seminario minore a Treviso, assistente della sezione trevigiana della FUCI, negli anni don Franco ha ricoperto incarichi di grande responsabilità: Responsabile del Seminario per l’America Latina a Verona (1972-1980), Delegato vescovile per la pastorale missionaria (1987-1992) e, dal 1993 e fino al 2009 Direttore del Centro missionario di Treviso; ha fatto parte della Commissione “Giustizia e pace”, della Commissione per il coordinamento degli immigrati e della Commissione per l’Ecumenismo. Negli ultimi anni riprendendo con lungimiranza l’idea di Benedetto XVI, ha avviato anche in diocesi l’esperienza di un “cortile dei gentili” per dialogare con le persone in ricerca, anche se non credenti.

audio della serata disponibile qui.